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INVESTITORI

COME FINANZIARE I NOSTRI PROGETTI?

 

Con il Tax credit ESTERNO la legge italiana (vedere descrizione sottostante) concede dei bonus fiscalii. Non solo, chi finanzia ha diritto ad una quota di incasso degli utili dell'opera in qualsiasi forma di sfruttamento commerciale.

 

TAX CREDIT ESTERNO

 

Il Tax Credit a favore delle società “esterne” al settore cinematografico che intervengono finanziariamente nell’attività di produzione di film nazionali italiani, oltre a rappresentare un’indubbia spinta all’investimento nel cinema italiano (per i benefici fiscali che ne derivano) costituisce un formidabile veicolo di comunicazione di prodotti, servizi e marchi commerciali.Infatti, attraverso un contrato di associazione in partecipazione (nella forma particolare della cointeressenza agli utili del film) il soggetto imprenditoriale esterno potrà investire fino ad un massimo di euro 2.500.000,00 maturando un credito di imposta pari al 40 % del proprio investimento (per un tetto massimo di euro 1.000.000,00) e acquisendo contestualmente una quota di utili del film (da negoziare caso per caso) fino ad un massimo del 70% della quota di utili di titolarità del produttore associante.

 

L’investitore esterno dovrà quindi valutare non solo la congruità del proprio investimento rispetto alle potenzialità commerciali del film sulla base del “genere” – (commedia thriller, avventura, ecc. ) del cast del nome del regista, del budget, del distributore nazionale, della data di prima uscita nazionale, del lancio pubblicitario (che deve essere proporzionato all’importanza del prodotto, del presunto esito commerciale della sala (Box Office) e dal conseguente valore della TV (Pay e Free) e del video) ma anche la capacità del film come veicolo di comunicazione in stretta connessione agli elementi sopracitati.

Nel negoziare l’entità del proprio investimento (previa verifica della eleggibilità del film per l’accesso al beneficio del Tax Credit), nonché la conseguente quota di utili che sarà acquistata in funzione dell’accordo di cointeressenza, l’investitore esterno dovrà altresì negoziare con il produttore /distributore un idoneo piano di comunicazione ove sia identificato il GRP (Gross Rating Point) conseguente al piano stesso, in funzione delle attività di lancio, distribuzione e vendita del prodotto cinematografico.

 

Ne consegue come i benefici derivanti dall’investimento di un soggetto “esterno” in una produzione cinematografica nazionale italiana siano:

 

1. il risparmio fiscale sotto forma di tax credit

 

2. L ’acquisizione di una quota di utili del film, da definire e negoziare caso per caso, che saranno per altro tassati come rendita finanziaria al 5%

 

3. un piano di comunicazione fisiologicamente connaturato ed espressamente concepito rispetto al mercato di riferimento, in funzione del GRP che ne deriverà.

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