

speciale S.A.R.A. 17 nov-26 NOV 2017 Abidjan (COSTA D'AVORIO)
«Le passage à une agriculture moderne et commerciale est la clé de la transformation de l'Afrique et des conditions de vie des Africains, en particulier des ménages les plus pauvres vivant en milieu rural» ne cesse d'insister à différentes occasions, comme dernièrement à la COP 22, Akinwumi Adesina, le président de la Banque africaine de développement (BAD).
Un progetto agro-industriale innovativo in terra africana
Un Fattoria a 40 km d'Abidjan (Cote d'Ivoire) dove sperimentare, produrre, trasformare e commercializzare prodotti locali per il mercato africano.
Un partenariato con l'Italia che ha come obiettivo l'insediamento permamente di imprese italiane con partner africani per una
diffusione del modello della Fattoria in Africa dell'Ovest.

UN MERCATO DIMENTICATO
L'Africa sub-sahariana é oggi l'area del mondo a più forte crescita economica. E' meta di uomini di affari e di delegazioni di governi. Le ragioni sono due. La prima: l'Africa sub-sahariana detiene il 70% delle risorse del sottosuolo del pianeta. La seconda: é un mercato di centinaia di milioni di persone e quindi di consumatori in costante crescita. L'Africa dell'Ovest - area economica con la moneta unica del CFA, conta 17 paesi con una popolazione di 300 milioni di abitanti. La Costa d'Avorio é locomotiva dello sviluppo economico dell'intera regione. Abidjan, la capitale economica, megalopoli di cinque milioni di persone, é sede di istituzioni e organismi internazionali, sede di multinazionali, banche internazionali e ambasciate. E' la 'porta' per entrare in tutta l'area occidentale del Continente.
Ma lo sviluppo e i poderosi investimenti in atto in Costa d'Avorio e nell'area sembrano non toccare il cittadino qualunque alle prese con salari bassi e con un costo della vita che cresce sempre di più. Le zone rurali poi sono spesso trascurate. Gli agricoltori africani, proprietari ciascuno di 2-3 ettari, coltivano prodotti per l'esportazione (cacao, caffè, cotone, olio di palma, caucciù, anacardi, ecc) ed hanno grande difficoltà a 'innovarsi'. Pagano così a caro prezzo la 'volatilità' delle quotazioni del mercato globale. Tecnologie avanzate nei villaggi non servono... La formazione secondo metodi occidentali, funziona poco. Occorre una 'pedagogia' africana, un approccio corretto nel rispetto di pratiche che possano modificare senza rivoluzionare la mens dell'agricoltore africano. Migliorare la produzione e di conseguenza migliorare le proprie condizioni di vita
UN CENTRO PILOTA DI FILIERA
L'idea dell'ing. Detoh é quella di realizzare nella fattoria un progetto di filiera dove si sviluppa, si sperimenta, si produce, si trasforma, si commercializza prodotti locali (melanzane, gombo, manioca ecc.) a destinazione del mercato locale e dell'Africa dell'Ovest.
Una sperimentazione che trae origine dalla sua lunga esperienza nelle relazioni con gli agricoltori locali. L'ing. Detoh intende applicare i suoi metodi e approcci per mezzo di attrezzature adattate alle reali problematiche e necessità degli agricoltori dei villaggi.
La ricerca (con università locali e italiane) indispensabile per ottimizzare la produzione; la sperimentazione in aree specifiche della fattoria; la produzione in aree più ampie della stessa fattoria; la trasformazione in loco con unità elettromeccaniche semplici ed efficaci e poco costose: infine una rete di distribuzione capillare sfruttando il grande potenziale delle donne commercianti nei vari mercati delle città e dei villaggi.
Un modello di filiera low-cost, di prossimità diretta ad un mercato ignorato e dimenticato che conta oltre l'85% della popolazione.
Un modello "replicabile" in tutto il paese e nei paesi dell'Africa dell'Ovest.
D.A.I.C.I.
Distretto agro-industriale Italiano in Costa d'Avorio
L'incontro dell'ing. Detoh con il regista Giuseppe Davoli - che ha vissuto in Costa d'Avorio e formato personale ivoriano alla produzione audiovisiva - ha sviluppato sinergie di visione del progetto allargandolo all'opportunità di coinvolgere imprese italiane in un relazione tra Nord e Sud più pratica, ecosostenibile, coinvolgente capace di creare dei modelli di filiera di prodotto semplici e moltiplicabili non solo per la Costa D'Avorio ma per l'Africa dell'Ovest. Per questo alla fattoria Blondey é prevista un'AREA ESPOSITIVA dove proporre attrezzature agricole, prodotti, accessori in linea con le filiere di prodotti che saranno oggetto di ricerca, produzione, trasformazione e vendita. E' molto importante che gli imprenditori africani sappiano toccare con mano il risultato concreto di un prodotto di filiera.
Un ufficio di pubbliche relazioni e di marketing sarà aperto ad Abidjan tutto l'anno in modo che le imprese italiane possano avere anche un pied-à-terre nei quartieri commerciali di Abidjan. Un punto strategico per per penetrare il mercato dell'Africa sub-sahariana. Un supporto anche di marketing con studio per Pubblicità televisive e cartacee. Si desidera poi che joint-venture nascano tra la Fattoria Blondey e le imprese di filiera per un radicamento permanente per sviluppare il mercato agroindustriale e di flliera dell'area sub sahariana.
